Carmelo Crisafulli – Destino
Quand’è che si muore? Quando non si respira più? Quando non si ama più? Quando non si desidera più? O quando nessuno ti cerca più?
Quand’è che si muore? Quando non si respira più? Quando non si ama più? Quando non si desidera più? O quando nessuno ti cerca più?
Ho sempre scelto di stare dal lato dei “cattivi”, loro mi hanno insegnato il valore del rispetto che i “buoni” spesso neanche conoscono.
Spesso ti scontri con il tuo destino quando tenti di evitarlo.
I mesi passati a viverci sembrano volare lontani, tanto quanto te. Tanto quanto noi.
Le città in cui viviamo possono essere paragonate a degli enormi set cinematografici in cui ognuno di noi ha il suo ruolo. Partiamo tutti come comparse, giovani attori in cerca di gloria, e per molti quello sarà il ruolo fisso da interpretare tutta la vita. C’è chi fa il “cameraman” e sceglie di seguire le persone da lontano, in modo distaccato, filmando tutto quello che vede per poterlo poi utilizzare in un imprecisato futuro. Ci sono i “registi”, coloro che controllano costantemente che la situazione vada secondo i loro piani, gli “stuntman”, quegli individui disposti a fare qualsiasi cosa pur di apparire, ma soprattutto gli “attori”. Pochi sono quelli che riescono ad emergere e diventare delle star, ma non conta; l’importante è riuscire ad essere protagonisti della propria vita e in parte di quella di chi abbiamo accanto. L’importante è che ognuno di noi sappia vivere la sua vita come un film dove tutto è possibile, senza tagli né censure, e con una scenografia e dei copioni tutti da scrivere.
La cosa balorda del ghiaccio, così come del destino, è che pure se freni a lui mica gli importa niente. Ti fa sbattere dove gli pare.
Molti pensano che avere talento sia una questione di fortuna; forse la fortuna è questione di talento.