Cesare Fischetti – Poesia
Intelligenza, tanta! Saggezza, ampia! Pazzia, troppa! Bellezza, infinita!
Intelligenza, tanta! Saggezza, ampia! Pazzia, troppa! Bellezza, infinita!
La poesia tra le righe, parole che fluiscono come sangue nelle vene, arrivano al cuore e le emozioni vivono.
La vera poesia può comunicare anche prima di essere capita.
Sono un poeta ma tutti mi credono un camionista.
Il poeta vive nel mondo “reale”. Lo si teme perché mette l’uomo col naso nelle sue caccole. L’idealismo umano cede di fronte alla sua probità, alla sua inattualità (la vera attualità), al suo realismo che la gente considera pessimismo, al suo ordine che chiama anarchia. Il poeta è antiprotocollare. Si è creduto per molto tempo che fosse il capo del protocollo della inesattezza. Il giorno in cui il pubblico ha capito quello che era veramente, lo ha temuto.
La bellezza di uno scritto resta tra le pagine e il lettore, l’autore diventa un tramite, far arrivare un messaggio.
Il poeta, in fondo, non è migliore del truffatore: guadagna tanta più stima quanto più riesce ad analizzare i suoi dissidi interiori, spacciandoli per mali comuni.