Cesare Fischetti – Stati d’Animo
Vorrei affogarmi in una lacrima, perdendomi nel rumore di un sospiro.
Vorrei affogarmi in una lacrima, perdendomi nel rumore di un sospiro.
Quel tuo sguardo un po’ malinconico,perso ad osservare l’orizzonte,rivela tutta la tua innocenza.L’inconsapevolezza di chi pensa al domani,con la leggerezza di un bambino…
Sono il disperato, la voce senza eco… colui che tutto ebbe, colui che tutto perse.
La cattiveria non fa parte di me ma ogni tanto si insinua nella mia mente soprattutto davanti agli infami che trovo sulla mia strada.
Sarà, ma le cose rubate hanno un altro sapore: le mele, gli sguardi, i baci. I pensieri, no. I pensieri non si toccano. Chi ruba un pensiero, carpisce l’ultima spiaggia inviolata, l’ultimo pezzo di terra incontaminata, razziando l’unico angolo di libertà di un uomo.
E, poi ti abitui anche a quel sempre che non era poi cosi sempre, ti abitui ad ingoiare quella lacrima che porta un nome indelebile graffiato sull’anima, sempre, che non era per sempre.
I vorrei, i direi, i farei e i poi li lascio agli altri. Io sono per i voglio, i dico e i faccio adesso.