Cesare Musi – Abbandonare
Pensa come ti senti allo stadio se non tifi per nessuno. Solo no? Malgrado tutta quella gente.
Pensa come ti senti allo stadio se non tifi per nessuno. Solo no? Malgrado tutta quella gente.
Non si era mai chiesto se le donne che aveva amato fossero giuste! Non si…
Se senti di aver perso qualcosa: o te l’hanno tolta o forse semplicemente, non l’hai mai avuta.
Abbandonarsi alla vita è perdonarle di averti creato e abbandonato.
Voltati, rassegnati, fuggi via con meanimalascia i tuoi torpori cessinoe l’amarezza ai sognivivi il presente come netteredi un fiore appena nato.
Un abbandono non richiede necessariamente un saluto, una fine dichiarata, un momento consapevole, un “addio”…
Forse avrei dovuto buttarmi sulla Palmiro Togliatti e far vedere a tutti quanto era grande il sentimento per te. Ti sarebbe piaciuto, vero?Canzone delle vanità, niente ci resta, ma almeno avresti avuto una dedizione d’amore assoluta.Come mio nonno, che non può camminare e chiama mia nonna dal letto e grida: – Giuditta! Giuditta!E nonna corre come questo treno che sfreccia vicino all’acquedotto romano in rovina. Quello è amore: la follia di una dedizione totale che ti fa superare tutto, anche le tue difficoltà fisiche. Spesso, quando ti giravi nel letto accanto a me, ho pensato che volessi la stessa cosa, ma ho proiettato su di te un desiderio soltanto mio.Avrei dovuto urlare, mettermi a buttare le tue cose dal balcone, il rasoio, il pigiama, e magari colpire qualcuno che guardava le vetrine di quei sei negozi che stanno lì sotto, forse anche rompere i vetri della finestra, macchiarmi le mani di sangue, sfigurarmi il volto. Invece ti ho semplicemente detto: – Va bene. Ciao.