Cesare Pavese – Libri
Sono libri -disse lui- leggici dentro fin che puoi. Sarai sempre un tapino se non leggi nei libri.
Sono libri -disse lui- leggici dentro fin che puoi. Sarai sempre un tapino se non leggi nei libri.
Quando si finisce un libro si rimane come privati della linfa, come privati delle ali, come privati delle onde per fluire, volare, navigare verso il fascino dell’imprevedibile. È un attimo di smarrimento, ma poi ci si orienta di nuovo, verso altri orizzonti.
Ma io ero ancora libero, cioè libero di sbagliare.
Se la cosa avesse a decidersi a ciarle, lei ci metterebbe in sacco. Noi non ne sappiamo, né vogliam saperne di più. Uomo avvertito… lei c’intende.
Un dolore senza nome le strinse il cuore… (da “La ragazza in blu”)
Mi sentivo così maledettamente felice, tutt’a un tratto, per come la vecchia Phoebe continuava a girare intorno intorno. Mi sentivo così maledettamente felice che per poco non mi misi a urlare, se proprio volete saperlo. Non so perché. Era solo che aveva un’aria così maledettamente carina, lei, là che girava intorno intorno, col suo soprabito blu eccetera eccetera. Dio, peccato che non c’eravate anche voi.
Naturale che ho dei segreti.Ovvio. Tutti ne abbiamo. È assolutamente normale. Sono sicura di non essere peggiore di altri.Non sto parlando di segreti grossi, sconvolgenti, del tipo “il presidente sta pensando di bombardare il Giappone e solo Will Smith può salvare il mondo”. No, io intendo dire piccoli normalissimi segreti.