Cesare Pavese – Tristezza
La massima sventura è la solitudine.
La massima sventura è la solitudine.
Tutta la tristezza e la solitudine che uno porta dentro prima o poi uscirà fuori… tra l’indifferenza delle persone che ci circondano… rendendolo ancora più solo…
La sua solitudine era la peggiore di tutte. Non solo non sapeva tenersi accanto le persone, non sapeva nemmeno conceder loro un buon addio. Era una persona sola anche nei ricordi.
Le delusioni sono visite assai sgradite. Bussano alla porta a degli orari improbabili cogliendoti sempre di sorpresa.
Le lacrime non sono altro che lucciole traditrici, che svelano alla notte dove si nascondono i nostri dolori.
Arriverà un giorno in cui tutto cesserà di tormentarmi.
Quando una donna si sposa appartiene a un altro; e quando appartiene a un altro non c’è più nulla da dirle.