Charles Bukowski – Abitudine
Io ero prigioniero delle mie abitudini, dei miei pregiudizi. Non era male esser stupidi, se si trattava di un’ignoranza tutta propria.
Io ero prigioniero delle mie abitudini, dei miei pregiudizi. Non era male esser stupidi, se si trattava di un’ignoranza tutta propria.
Sono un’abitudine? Sarà, ma sei un’abitudine che esiste dentro il mio cuore!
E a volte mi diletta immaginarmi in un fumetto dove bisogna indossare una maschera per…
Io sono una spettatrice obiettiva, come lo è un estraneo. Aspetto il mio tempo che…
È la forza dell’abitudine, o tante volte solo il tuo menefreghismo?
Riesco ad abituarmi quasi a tutto, tranne alle abitudini.
L’abitudine! Ordinatrice abile ma assai lenta, che comincia col lasciar soffrire il nostro spirito per settimane in un’installazione provvisoria; ma che, nonostante tutto, esso è ben fortunato d’incontrare, giacché senza l’abitudine e limitato ai suoi soli mezzi sarebbe impotente a renderci abitabile una stanza.