Maria Caterina Vicino – Abitudine
Non mi abituerò mai alla gioia che provo quando ricevo un’abbraccio, un bacio, un gesto d’affetto…
Non mi abituerò mai alla gioia che provo quando ricevo un’abbraccio, un bacio, un gesto d’affetto…
La cosa più difficile da interpretare, oggi, è la naturalezza di ciò che ci circonda…
Ci si abitua a tutto anche al peggio.
Se per gli addii prima o poi ce ne facciamo una ragione, alle presenze assenti no!
Vedevo d’improvviso una nuova faccia dell’Abitudine. Fino a quel momento l’avevo considerata soprattutto come un potere distruttivo che sopprime l’originalità e addirittura la coscienza delle percezioni; ora la vedevo come una divinità temibile, così inchiodata a noi, con il suo viso insignificante così confitto nel nostro cuore che si stacca da noi, se ci volge le spalle, questa divinità che quasi non distinguevamo ci infligge sofferenze più terribili di qualsiasi altra e allora diventa crudele come la morte.
L’abitudine corrode le mie membra!
L’abitudine ci uccide lentamente, mentre crediamo di vivere.