Rossella Porro – Abitudine
Chissà per quale oscura ragione la mente umana ama trastullarsi in effimere chimere senza ascoltare, vedere ciò che agli altri è così chiaro.
Chissà per quale oscura ragione la mente umana ama trastullarsi in effimere chimere senza ascoltare, vedere ciò che agli altri è così chiaro.
Ora mi ci vorrebbero un paio di scarpe, di quelle comode per girare il mondo, di quelle con la suola articolata tanto da restarci appiccicata la terra dei posti attraversati, così di terra in terra, di posto in posto porto con me un pezzo di ciò che è stato.
Tutti a consolare le lacrime del coccodrillo ignorando i figli che si è divorato: che tempi!
Spostando lo sguardo dall’abitudine, trovai la giusta via.
Se l’abitudine è una seconda natura, ci impedisce di conoscere le prima, della quale non ha né la crudeltà, né gli incanti.
Per tutta la vita o per un solo mese o un solo giorno, l’abitudine di te sparirà come fosse stata solo tenue foschia.Nel frattempo aspetto.
Nella nostra società si è sviluppata una sorta di abitudine, quella di disdegnare le percezioni. Il pensiero è indissolubilmente legato alle emozioni. Unendo le due cose si ottiene un pensiero collettivo scialbo, che a sua volta crea un mercato del sentimento sempre più vario, supportato da assuefatti sempre più poveri.