Charles Bukowski – Abitudine
Io ero prigioniero delle mie abitudini, dei miei pregiudizi. Non era male esser stupidi, se si trattava di un’ignoranza tutta propria.
Io ero prigioniero delle mie abitudini, dei miei pregiudizi. Non era male esser stupidi, se si trattava di un’ignoranza tutta propria.
Va sempre a finire così e sinceramente mi sono stancato di questa spiacevole ripetitività.
Alcune persone hanno l’abitudine di contraddire a tutti i costi. E quando non dispongono di argomenti validi per dissentire, arrivano persino a ribadire la tua tesi, apparendo convinti di contraddirti, nel momento in cui – anche se con parole diverse – altro non fanno che esprimere lo stesso concetto.
L’abitudine è l’abitudine, e non si può sbatterla fuori dalla finestra: bisogna, a forza di…
A volte è bello sbagliare.
Cattive AbitudiniTelecomando del televisore, dell’impianto stereo, del cancello automatico, del decoder, dell’allarme, della poltrona, del…
L’abitudine è la più infame delle malattie, perché ci fa accettare qualsiasi disgrazia, qualsiasi dolore, qualsiasi morte.Per abitudine si vive accanto a persone odiose, si impara a portare le catene a subire ingiustizie, a soffrire, ci si rassegna al dolore, alla solitudine, a tutto. L’abitudine è il più spietato dei veleni perché entra in noi lentamente, silenziosamente e cresce a poco a poco nutrendosi della nostra inconsapevolezza, e quando scopriamo d’averla addosso ogni gesto s’è condizionato, non esiste più medicina che possa guarirci.