Charles Bukowski – Stati d’Animo
Vivere fino alla morte è già una gran fatica.
Vivere fino alla morte è già una gran fatica.
Delusa? No, schifata da questo mondo che annega i valori nel mare dell’ipocrisia e salva l’apparenza.
La serenità dell’anima aiuta a superare i momenti difficili. Ogni frutto per maturare ha bisogno delle quattro stagioni che si alternano: dal sereno, al caldo, poi si passa dalla la pioggia e dal freddo. La sofferenza i dolori ci sono necessari per creare le condizioni adatte alla nascita alla crescita e alla maturazione del frutto della saggezza. È la via naturale e terrestre. Poi c’è la via celeste, volendo potremmo evitare la prima, quando avremmo sviluppate le ali per volare, con fede e tanto Amore: l’essere che ha dato un’anima fatta di bene e di male ci ha dato anche la libertà di scegliere. Sta a noi non andare verso il buio e se talvolta sembra che il ci avvolga cerchiamo con la Fede e l’amore silenzioso di chi ci Ama di cacciare nel suo buio e di lasciarci solo l’amore. Amore e Luce sono i nostri compagni di vita.
Oggi ho cinque anni. O forse sei tu ad averli. Sta di fatto che non so se sono triste per la mia infanzia ormai passata e mai goduta, o per quella che ti sta per essere rubata definitivamente.È che mi piacerebbe tanto tornare indietro, al tempo in cui si credeva nelle promesse e si poteva scegliere. Peccato solo che a fare la scelta sbagliata ci è voluto un attimo. Ed il peggio è anche illudersi sia quella giusta.
Le fotografie ci rimandano alle sensazioni di quell’attimo che è rimasto impresso nell’anima riportando a galla le emozioni che ha scatenato… quando coscientemente crediamo persi i ricordi una fotografia li fa riaffiorare sotto forma di un sorriso, una lacrima un o un semplice palpito dell’anima.
Non ho mai fatto male a nessuno, ma sinceramente dico, che se solo scopro, che il tuo intento è ferirmi, allora decisamente puoi iniziare ad aver paura di me! Senza violenza, senza urlare… ti assicuro che da donna quale sono, saprei davvero farti male.
Stavo ai piedi di una collina, con le lacrime che mi solcavano il viso, di fronte lei che guardava il riflesso dei miei occhi verdi, sussurrando frasi che a me sembravano idilliache, mai parole furono così dolci al mio udito, come nell’attimo in cui le sussurro sulle mie labbra, sentii la sua mano accarezzarmi il cuore, com’era tenera nel suo vagabondare dentro la mia anima.