Charles Bukowski – Stati d’Animo
Se dobbiamo avere un mondo migliore (e chi è tanto sofisticato da non volerlo?), l’eliminazione di un dolore non necessario potrebbe essere un buon inizio.
Se dobbiamo avere un mondo migliore (e chi è tanto sofisticato da non volerlo?), l’eliminazione di un dolore non necessario potrebbe essere un buon inizio.
Non so esprimere questa solitudine. So solo che non è difficile sentirsi soli e so che anche nella folla si può esser soli. Sono sulla spiaggia, steso sul mio telo mare azzurro e guardo solo l’orizzonte. Gridano vicino a me, parlano, dicono, giocano anche. Solo. Solo perché non sempre è facile raccontarsi. Vorrei manifestare tanti pensieri, tante riflessioni ma il sole è troppo caldo e il mare è troppo bello per destare ascolto. Un minuto. Uno solo.
Sento che si sta delineando il mio cerchio, ma prima che si chiuda voglio tenere ancora il compasso tra le dita.
Il nostro bene raramente coincide con il bene del prossimo. Ma siamo troppo egoisti per rinunciarvi.
Bisognerebbe riuscire a non aspettarsi niente da nessuno. L’unico modo per guarire da una delusione è non ammalarsi.
Certe volte non riesco a capire, cosa provo cosa sento fino ad impazzire, come se stessi nel nulla, in mondo parallelo, dove la normalità non esiste… e giri in un vortice di colori, dove non ci sono quei pensieri malinconici e ti sembra di volare nel mare, dove li puoi davvero sognare…
Chiedo venia ma soffro di claustrofobia non posso stare con menti chiuse che vagano nelle tenebre.