Charles Haddon Spurgeon – Felicità
Non è quanto si possiede, ma quanto si assapora a fare la felicità.
Non è quanto si possiede, ma quanto si assapora a fare la felicità.
Occorre poco per sentire la felicità: un raggio di sole, una brezza leggera, un delicato fiore; una mano nella nostra mano.
Quanto è breve la felicità, quell’istante in cui il cuore e l’anima sono in sintonia, e nasce intensa un’emozione che fa vibrare la parte più profonda di te.
Se un bambino canta mentre gioca, lascialo cantare: è felice.
Vivere felici è impossibile, ci sarà sempre il momento di sconforto, un attimo di debolezza e quello di lacrime. La vera felicità sono brevi attimi che vivi con il cuore leggero, quando sei vicino a qualcuno che cancella tutto il resto, ma solo momentaneamente. La vera felicità è potersi guardare dietro e vedere che hai camminato tra buche e burroni, ma non sei caduta e malgrado spesso sei rimasta appesa al bordo del precipizio hai sempre raccolto le forze necessarie per risalire. La vera felicità è potersi guardare dentro, perché a guardarsi dentro siamo tutti bravi, c’è chi lo fa di sfuggita e chi non va mai troppo a fondo, ma “potersi” guardare dentro, fino in fondo all’anima e poter sorridere è felicità. Perché tra tutte quelle cicatrici, tra tutti quei ricordi un po ammassati tra la polvere, tra tutte quelle batoste non ancora dimenticate e tutte quelle ferite non ancora guarite naviga una coscienza pulita!
Fai in modo che la felicità sia il tuo unico Vizio.
Cerchiamo la felicità in un mondo che vive nell’ipocrisia!