Charles Péguy – Tempi Moderni
Quarant’anni è un’età terribile. Perché è l’età in cui diventiamo quello che siamo.
Quarant’anni è un’età terribile. Perché è l’età in cui diventiamo quello che siamo.
Al giorno d’oggi, qualunque cosa affermi la gente, prima di credere a ciò che dicono bisogna pensarci su 1 milione di volte…Dove saranno finite la lealtà e la sincerità?Mistero…
L’invito è a dialogare tra voi, sembrate già cadaveri! Non vi preoccupate la morte arriverà presto ma con calma.
Esortazione del venditore: non pensare, agisci!
Egoismo, superficialità, aridità interiore, avidità e vanità sono batteri che ci condurranno all’estinzione di massa.Ma io spero in un immenso meteorite che possa evitarci questa colossale figura di merda.
Del resto, che c’era di giusto? C’era mai stata giustizia, anche solo per un momento, per i pesci piccoli? Tutte quelle stronzate che gli davano a bere sulla democrazia e le pari opportunità non servivano altro che a tenerli buoni, perché non bruciassero tutta la baracca. Certo, una volta ogni tanto c’era qualcuno che riusciva a tirarsi fuori dalle macerie e a emergere. Ma per ognuno di questi ce n’erano centinaia di migliaia in mezzo a una strada o in prigione o in un manicomio, o suicidi o drogati o sbronzi. E molti e molti di più che facevano lavori spregevoli e mal pagati e buttavano via tutti gli anni della loro vita in cambio della pura e semplice sopravvivenza. La schiavitù non era stata eliminata affatto, era solo stata allargata fino a comprendere i nove decimi della popolazione. Dappertutto. Santa merda.
Oggi i bambini sono moderni, non hanno nessuna disciplina: poveri loro che quando crescono ne avranno di difficoltà! Il resto del mondo non tollererà di certo i loro capricci.