Chiara Libero – Abitudine
Quando la “malattia” ti porta via il “sapere”, solo l’abitudine ti fa da guida nel tuo vivere.
Quando la “malattia” ti porta via il “sapere”, solo l’abitudine ti fa da guida nel tuo vivere.
Immersa nel silenzio della natura vengo ogni volta contagiata dalla sua infinità e, sprofondando in essa, scopro in me l’angoscia che mi teneva compagnia.
Mi annoiano a morte quegli intelletti preziosi che devono dir diamanti ogni volta che aprono bocca. M’annoio a dover lottare per ogni alito di vento che faccia respirar la mente. Ecco perché mi sono tenuto lontano dalla gente. E adesso che vado in società, scopro che devo tornare nella mia caverna. Ci sono altre cose oltre alla mente: i macinini da pepe, io terrò un macinino da pepe nella mia caverna. Così, allegria.
L’abitudine è tutto, se non vuoi più essere stanco abituati agli sforzi, se non vuoi…
Il destino non lascia scelta.
Il fare qualcosa abitualmente porta a non avere più stimoli, senza stimoli, non siamo più umani, ma solo oggetti.Per far qualcosa, bisogna avere degli stimoli continuamente o si rischia di diventare monogami.
Sarà detta “puntualità” solo il “rientrare” nell’effettivo lasso di tempoavente un “margine” di almeno mezzora per riuscire ad essere puntuale, e se necessario alludere ad una incomprensione non propria ma dell’altro.