Chiara Micellone – Libertà
La libertà, intesa come indipendenza emotiva, è quella che, accompagnata a una certa dose di follia, ci conduce verso la felicità.
La libertà, intesa come indipendenza emotiva, è quella che, accompagnata a una certa dose di follia, ci conduce verso la felicità.
Le persone sensibili sono quelle migliori, il problema è che sono quelle che osano di meno.
Uno degli errori più gravi che si possono commettere è porre dei limiti alla propria mente.
Ho smesso di adulare persone che mi fanno sentire importante, e ho iniziato ad amare…
Scrive è per chi scrive una meravigliosa condanna, una prigione di libertà a cui si farà per sempre ritorno, alternandola alla vita vissuta e a quella subita.
La compassione spesso è il peggiore dei veleni, perché ci lascia un’alternativa alla reazione.
Il problema non sono gli scheletri nell’armadio, quelli li abbiamo tutti. Il problema è non finirci in quell’armadio, perché si rischia di non uscirne più.
Le persone sensibili sono quelle migliori, il problema è che sono quelle che osano di meno.
Uno degli errori più gravi che si possono commettere è porre dei limiti alla propria mente.
Ho smesso di adulare persone che mi fanno sentire importante, e ho iniziato ad amare…
Scrive è per chi scrive una meravigliosa condanna, una prigione di libertà a cui si farà per sempre ritorno, alternandola alla vita vissuta e a quella subita.
La compassione spesso è il peggiore dei veleni, perché ci lascia un’alternativa alla reazione.
Il problema non sono gli scheletri nell’armadio, quelli li abbiamo tutti. Il problema è non finirci in quell’armadio, perché si rischia di non uscirne più.
Le persone sensibili sono quelle migliori, il problema è che sono quelle che osano di meno.
Uno degli errori più gravi che si possono commettere è porre dei limiti alla propria mente.
Ho smesso di adulare persone che mi fanno sentire importante, e ho iniziato ad amare…
Scrive è per chi scrive una meravigliosa condanna, una prigione di libertà a cui si farà per sempre ritorno, alternandola alla vita vissuta e a quella subita.
La compassione spesso è il peggiore dei veleni, perché ci lascia un’alternativa alla reazione.
Il problema non sono gli scheletri nell’armadio, quelli li abbiamo tutti. Il problema è non finirci in quell’armadio, perché si rischia di non uscirne più.