Chiara Micellone – Stati d’Animo
È il tempo che parla del valore di un sentimento.
È il tempo che parla del valore di un sentimento.
Il racconto più vero di noi stessi sta tutto nella mente. I segreti intimi, le pazzie indicibili. Le sofferenze, le mancanze. Sta tutto lì, e ci segue, e cresce sempre un po’ di più. E nessun diario sa raccontarci meglio di ciò che teniamo dentro. Una sensazione si può tentare di rivivere, si può toccare, ma quanta ne perde di bellezza quando si trasforma in lettere da capire.
Nessuno può covare a lungo pensieri e sentimenti negativi senza nuocere a sé stesso.
Non le voglio le promesse, non ne voglio più. Non le voglio le parole d’amore tanto non ci credo più. Non voglio le favole tanto non esistono. Voglio qualcuno che mi tiene per mano, qualcuno che mi guarda e mi fa sentire unica. Voglio qualcuno che semplicemente ci sia, ma che io possa sentire che c’è. Voglio qualcuno che non parla ma dimostra che l’amore non è solo parole.
Vivo accadendomi e mi stupisco perché mi sono inattesa. M’incontro, a volte, ché mi allontano e nel vedermi mi trasfiguro.
Mi dissero che il trucco è trovare un sentimento e lasciare che esso ti pervada, sino a quando non c’è più bisogno di pensare a cosa scrivere. Ciò che ho trovato mi spaventa tutt’ora. Mi spaventa quel senso di vuoto e passività che deriva dal dolore, quella voglia di arrendersi che segue la consapevolezza che la vita è quel che è e niente di più. Ma ciò che mi spaventa ancora di più è la prospettiva che il dolore sia realmente il mio sentimento guida. Non c’è cosa che temo di più.
A volte la differenza fra star bene e star male è piccolissima ed è anche una questione di volontà.