Chiara Micellone – Vita
È buffo come spesso per qualcuno non siamo persone, ma delle stupide sfide.
È buffo come spesso per qualcuno non siamo persone, ma delle stupide sfide.
Non mi interessano gli aggettivi ma i sostantivi; si, perché io ho un nome e sono una persona, ed è arrivando alla radice della mia sostanza che ho capito di essere viva, di poter essere un’idea, un luogo, un pensiero, una parte importante per qualcuno.
Veniamo al mondo piangendo. Il nostro primo approccio con la realtà sono le lacrime, la prima sensazione che proviamo è il dolore. Quasi come un presagio, un avvertimento che tutta la nostra vita girerà intorno a vari dolori. Dal momento in cui tagliamo il cordone ombelicale inizia la nostra ricerca, volta a qualcuno che possa darci di nuovo quella sensazione di pace, ti tranquillità, nel grembo materno. Qualcuno che ci faccia provare quel nodo allo stomaco quando è lontano, e stavolta non parlo dell’ombelico. Qualcuno che possa essere un sollievo in mezzo al dolore. Passiamo la vita nella ricerca di qualcosa, senza renderci conto, che forse, quel qualcosa non esiste.
Per certe situazioni ci vorrebbe un’uscita di emergenza.
Scrivere è l’illusione di fermare il tempo dentro una bolla di immaginazione.
Il tempo non spiega, non cambia le cose e non aiuta, ma passa e basta.
L’insorgenza di non vivere affascina la controindicazione di ottemperare al dolore.