Chiarasandra Trevisan – Stati d’Animo
Ci si divide in continuazione per dare a tutti una parte di noi, quasi fosse indispensabile rimanere nei loro ricordi.
Ci si divide in continuazione per dare a tutti una parte di noi, quasi fosse indispensabile rimanere nei loro ricordi.
Dovremmo preoccuparci più di noi stessi e meno degli altri. Amarsi, apprezzarsi, sorridere, sempre e non dipendere dagli stati d’animo di chi ci sta vicino.
Cari amici, fratelli, sorelle, colleghi o altro, diciamocelo chiaro e con sincerità che questo è stato un gran bell’anno di merda! Confidare nel 2014!? Mah, diciamo che confiderei più su noi stessi, perché si possa trovare ancora la forza di restare in piedi!
Peter Pan non invecchia affatto, ma muore in tenera età nell’immaginazione dei giovani che si sentono già vecchi e dei vecchi che si sentono già morti e sepolti.
Due solitudini si sono incontrate per dare inizio ad un noi. Nella consapevolezza che prima o poi davanti alla vita sarebbero tornati ad essere soli.
Più il tempo passa e più mi rendo conto che ci sono dei valori che non esistono più. Il rispetto che dovrebbe essere una delle prime regole di vita sembra completamente scomparso. A me piace portarlo verso gli altri, ma quando non lo ricevo rendo altrettanto.
Non importa che altri mi credano, l’importante che mi creda io. Creda nelle mie possibilità, qualità, forze. Il giudizio degli altri è come un foglio in brutta copia. Io ricopiandolo posso aggiustarlo o darmi giudizi anche più duri, di chi, coglie solo ed esclusivamente negatività nel prossimo. Sono giudice di me stessa, attore e interprete della mia vita. Ho eliminato da tempo la mia debolezza di accondiscendenza. Ora credo, spero in quello che sono. Posso essere tagliente, pungente, cocciuta, deludente, ma so di essere vera e nel mio piccolo sincera.