Chuck Palahniuk – Destino
Perché ogni cosa è importante. Ogni dettaglio. Solo che non sappiamo perché, non ancora.
Perché ogni cosa è importante. Ogni dettaglio. Solo che non sappiamo perché, non ancora.
Il mio destino è la cecità, per questo scrivo come fossi uno tsunami e come se non volessi perdere il tempo che mi rimane.
Quando impari a fare un trasloco, impari anche a buttare, a fare spazio, a mettere di lato, a scegliere. Impari a dare valore agli aggetti, a toglierne, a rivalutare. Impari a classificare i ricordi, categorizzarli, ucciderli, a farli piccoli o a farli grandi. Impari che tutto accade con un significato e con un tale finisce, che le persone sono compagni di viaggio, i posti complici d’incontro e le cose le foto delle memorie. Impari che tutto finisce dentro una scatola così come la tua valigia finisce nel vano di un aereo. Impari a pesare quando quanto hai dato, a chi e se è servito. Impari che tutti gli errori erano inevitabili, le soluzioni tardive e che ogni fine ha sempre un unico disegno.
È giusto credere e seguire la vita, solo la nostra vita.
Tutti gli sforzi inizieranno ad avere un senso, quando le porte cominceranno ad aprirsi.
Per quanto i percorsi degli uomini possano differire tra loro, la destinazione è uguale per tutti.
Cambiamento.Nella vita cambiamo un sacco di cose…Le conoscenze, perché rifuggiamo la routine salvando dall’ondata del cambiamento solo pochi amici, il lavoro per cercare di avere sempre il massimo, la casa per dimostrare che sappiamo stare in piedi da soli.Cambiamo città, sorvoliamo stati o addirittura continenti per vedere oltre il nostro piccolo mondo, per vedere se ce n’è un altro uguale oppure se c’è la felicità che stiamo inseguendo e che forse non smetteremo mai di cercare…E cambiamo gli uomini per un numero ancora più infinito di ragioni… Alcune volte li cambiamo perché ci accorgiamo che non sono nulla con il nostro essere oppure che sono troppo. Altre volte, non sappiamo nemmeno noi per quale ragione e per questo, a chi domanda spiegazioni scialacquiamo una moltitudine di futili giustificazioni, così tutto sembra – soprattutto a noi stessi – la cosa più giusta del mondo. L’unica da fare…Poi passa il tempo, un altro miliardo di cose si evolvono e quella che era “la Cosa più giusta del mondo” non la ricordiamo nemmeno più e ci troviamo soli con noi stessi, con le nostre scelte e i nostri cambiamenti così fortemente voluti come unici compagni d’avventura.Le decisioni che prendiamo per il bene della nostra vita, saranno mai veramente “l’unica cosa da fare” oppure lo saranno sempre e solo per il momento?