Cinella Micciani – Desiderio
Spesso, vicina a te, mi sento come una lampadina che non s’accende, perché nessuno ha premuto il pulsante.
Spesso, vicina a te, mi sento come una lampadina che non s’accende, perché nessuno ha premuto il pulsante.
Mi hanno detto che se desideri una cosa intensamente lei s’avvera. Osservo il mio cielo, incatenato allo splendore della luna. Ho un desiderio, lo confido al suo alone, lei ascolta in un silenzio riverente. E sa già.
Il sesso appaga il corpo ma non la mente.
Quello che qualcuno chiama “sogno”, “utopia”, “impossibile”, “bei desideri”, “delirio”, “pazzia”, qui, nella terra dello Yaqui, si è sentito con un altro tono, con un altro destino. E c’è un nome per questo di cui parliamo ed ascoltiamo in tante lingue, tempi e modi. C’è una parola che viene dall’origine stessa dell’umanità, e che segna e definisce le lotte degli uomini e delle donne di tutti gli angoli del pianeta. Questa parola è libertà.
Se a volte succede di perdersi già dentro ad una fotografia, mi chiedo che potrebbe succedere guardandosi negli occhi.
Dove si ha paura di andare camminando è dove si vorrebbe andare correndo.
Vorrei nascere ancora e provare a cercarti.