Cirillo Vescera – Religione
Credere in Gesù o nel “Gesù” di 5000 anni fa dell’antico Egitto, è la stessa cosa.
Credere in Gesù o nel “Gesù” di 5000 anni fa dell’antico Egitto, è la stessa cosa.
Gesù ha detto: “Il Regno di Dio è già in mezzo a voi”. E chi fa parte di questo Regno? Noi, tutti noi credenti, amici di Gesù, amici perché così Lui ci ha chiamati. Mi permetto di dire, e spero di non sbagliare, che è giunto il momento, in Italia, che le pietre vive della Chiesa scendano per le strade a dimostrare con la propria vita che l’esercito di Dio è armato di cuori infiammati della fede in Gesù Cristo, di mani aperte che donano, di piedi che camminano verso chi ha bisogno. L’esercito di Dio è armato d’Amore, di Pazienza, di Coraggio, di Buona Volontà nel costruire ovunque e dovunque altri hanno distrutto e continuano a distruggere. Il poco fatto con amore diventa molto; basta un poco fatto da ciascuno di noi, secondo le nostre possibilità, investendo con le nostre capacità per vedere realizzarsi un miracolo.
A volte, nel cercare di comprendere un concetto complicato, ascoltandolo o leggendolo, puoi non capirci…
La fedeltà assoluta che Dio ci ha affidato è il motivo perché Lui ci ha donato la vita.
Noi non siamo lontani, ci incontriamo sulle strade del Signore che sono straordinarie! La distanza viene cancellata da una preghiera.
Dio non ha mai compiuto un miracolo per convincere l’ateo, poichè a questo basta la Sua opera d’ogni giorno.
Tre livelli per raggiungere la fede: un primo livello, più semplice è quello morale; togliere gli affetti disordinati. Un secondo livello è quello delle scelte; cercare il meglio nella mia vita, non solo togliere la polvere di dosso. Un terzo livello che chiamerei trascendentale, è quello che non si vede non si tocca, ma che è la radice di tutto, cioè giungere a Dio… con sforzo nell’ascesi per vincere la paura. “Vincere se stesso e superare la paura, la morte, la disillusione, tutto ciò che in noi è diffidenza, chiusura, amarezza è aprirsi alla pienezza di Dio”