Claudia Marangoni – Tristezza
Sta piovendo tantissimo fuori ma l’inverno che c’è adesso non può essere nemmeno comparato al ghiaccio della tua anima.
Sta piovendo tantissimo fuori ma l’inverno che c’è adesso non può essere nemmeno comparato al ghiaccio della tua anima.
Mai riempire le tue solitudini con quelle altrui. È una miscela letale.
Certe volte vorrei avere il cuore duro come una pietra, solo per riuscire ad essere indifferente a chi vuol farmi deliberatamente del male.
Aspettare una parola da chi dell’orgoglio ne fa una ragione di vita, è come aspettare un treno da un binario morto.
Spesso a spingerci ad indagare sul senso della vita e a formulare riflessioni non è l’intelligenza ma la tristezza.
Una volta, una signora anziana mi disse: non si muore di sofferenze, ci si convive e prima o poi si affievoliscono, le mettiamo da parte, in un piccolo angolo della nostra mente, in modo da non soffrirne sempre, ma tornano ogni tanto quando qualcosa le fa riemergere. Parole sante dette da chi ha trascorso una vita di esperienze buone e cattive, un bagaglio di verità che si tramanda di uomo in uomo, non c’è persona che non soffra per qualsiasi motivo o che sia felice. Io penso che chi è troppo sensibile, per natura, è sottoposto a soffrire più degli altri, ma ha la grande capacità di dare e ricevere amore senza riserve; al contrario chi possiede quella strana maschera di persona fredda e calcolatrice, non amerà mai nessuno completamente, ma vagherà sempre nel limbo senza sapere quale strada deve prendere per essere felice, e non ci sarà mai pace per certe persone, perché vagheranno sempre alla ricerca di non si sa cosa, neanche loro lo sanno.
Ci sono assenze che ti lasciano dentro un vuoto incolmabile.