Claudia Marangoni – Tristezza
Le tue parole non scaldano, non emettono calore ed io ho freddo, diamine. Tanto freddo. È come se camminassi nuda sotto la neve.Per un attimo. Solo un secondo. Giusto il tempo necessario che il cuore ha per spegnersi.
Le tue parole non scaldano, non emettono calore ed io ho freddo, diamine. Tanto freddo. È come se camminassi nuda sotto la neve.Per un attimo. Solo un secondo. Giusto il tempo necessario che il cuore ha per spegnersi.
La tempesta pur passerà, è ciò che rimane che sarà difficile riordinare!
Non permettere che la tristezza costruisca il suo nido nella tua anima! Scuoti i tuoi rami e falla volare via.
Abbiamo sempre camminato su binari diversi. Ma prima o poi anche questi binari si sarebbero…
È cosi difficile accettarmi cosi come sono? Con le mie giornate no, con i miei sorrisi contagiosi, con i continui sbalzi di umore, con la malinconia che mi porto addosso? Non credo lo sia, ma a questo mondo sembra che alla gente venga più facile perdonare un crimine che accettare che una persona possa essere felice anche se molto spesso è triste!
L’inverno che porto dentro ora non darebbe possibilità di scampo a nessuna forma di vita.
L’ultimo sconsolato bang della mia lattina di Desolazione nel vuoto della valle, che ascolto con soddisfazione, nudo. Lontano, lontano alle porte del mondo c’era il vortice di vento che ammoniva come tutti noi saremo spazzati via come trucioli e piangeremo. Uomini dagli occhi stanchi ora lo capiscono, e attendono di deturparsi e putrefarsi, nonostante questo essi conservano egualmente nel cuore il potere d’amare, non so più cosa significhi quella parola. L’unica cosa che voglio è un cono gelato.