Claudio D’Aiello – Stati d’Animo
Non mi accontento di un attimo… perché, anche se indelebile, ne rimane solo il ricordo astratto.
Non mi accontento di un attimo… perché, anche se indelebile, ne rimane solo il ricordo astratto.
Non riducete mai gli affetti per gli affanni della vita!
C’è un potere incontrastabile in ciò che amiamo fare, capace di mutare i nostri pensieri più limitanti in nuove opportunità.
A me non piacciono le prese in giro, ho rispetto per le persone, per gli amici, e soprattutto per i sentimenti.Ma quando incontro persone come te mi “pento” d’esser così. Non meritate né rispetto, né amore vero.
Le persone come me avranno sempre qualcosa che non va per coloro che non le comprendono, troppo buone, troppo romantiche, troppo diffidenti, troppo complicate, troppo difficili, troppo schiette, troppo diverse. Le persone come me non sono per tutti!
Cosa c’è di più intimo di un sogno infranto?Una colpa inconfessata, uno sguardo d’invidia il cui ricordo ci infiamma di vergogna, un gesto sgarbato che non avremmo voluto compiere, quelle parole pesanti che annegano il cuore.Queste sono le cose intime, non certo i banali segreti maldestramente celati, né tantomeno le nostre nudità così ben esposte sulle spiagge, e nemmeno le indiscrezioni su infatuazioni e abitudini sessuali.No, le cose intime sono così personali e riservate da non farle sapere neanche al cuore, nascondendogli allo specchio gli occhi velati di pianto o un ghigno poco umano.Quelle cose che generano i peggiori rancori e i più amari rimpianti, che uccidono l’innocenza e promettono vendetta.Sono queste le cose intime che non diremmo mai a nessuno, neanche al nostro animo lacerato, neanche ad uno sconosciuto mascherato, che forse saprà delle nostre paure da poveri mortali consapevoli, si accorgerà della nostra voglia di afferrare qualcosa prima di scivolare via giù nel burrone del nulla, e forse sarà anche ignaro custode di un’emozione felice, ma mai arriverà a sondare l’abisso silenzioso della nostra intimità.
Non cerco assoluzione, non cerco facili fughe. L’unica colpa che ho commesso è amarti. Lasciare che la mente parlasse al cuore di te, lasciare le mani libere di toccare e raccontare di noi. Vuoi un colpevole? Ebbene sia. Guardami.