Claudio Visconti De Padua – Cielo
È tramontata la luna, e le pleiadi; e la notte è a metà, ed il tempo trapassa, ed io ti aspetto in solitudine.
È tramontata la luna, e le pleiadi; e la notte è a metà, ed il tempo trapassa, ed io ti aspetto in solitudine.
L’amore è come un bocciolo: in un momento inatteso fiorisce nel cuore e colma di fiori il vuoto dell’anima!
Ah, questa strana sensazione di aspettare qualcosa di nuovo, in un posto che non so, in un tempo già trascorso, o in un prossimo futuro!
Il cielo è lo sfondo della nostra vita.
[…] – “Secondo te le stelle sanno di pan di zucchero o di sale?”- “Non lo so, non le ho mai assaggiate.”- “Io sì, sono rimasta molte notti sul balcone della casa dei bambini chiusi. Le stelle in estate perdono briciole che arrivano in bocca.”- “e come sono?”- “Salate, a gusto di mandorla amara.”- “Le preferivo dolci.”- “Ma no, guasterebbero la terra per quante ne arrivano. Certe notti c’è tempesta di stelle sbriciolate. La terra è seminata da loro, riceve senza poter restituire. Allora dal basso si alzano le preghiere a sdebitarsi, di alberi e di bestie che ringraziano”[…].
Lei l’ho vissuta ma non esisteva, e se esisteva era inconoscibile. Lei era incomunicabile perché…
Il cielo l’ho dimenticato perché guardo avanti.