Claudio Visconti De Padua – Felicità
I soldi non danno la felicità, ma il mutuo nemmeno!
I soldi non danno la felicità, ma il mutuo nemmeno!
Se, nelle notti senza luna, ti sembra di scorgere un luccichio sulla pelle, ricordati che, avendo incrociato una creatura celeste, un po’ di polvere di stelle ti è rimasta addosso, per sempre… Alla Luce Mai Affievolita.
L’unica chiave che apre la porta della felicità è in tuo possesso!
Vorrei tornare indietro a quell’istante per fermarlo, prenderlo, accartocciarlo e metterlo tra le mie mani, come si farebbe con un piccolo uccellino, per annusarlo un attimo prima di porgere le mie mani chiuse sopra il cuore, metterlo dentro come fosse una gabbia, in modo che non possa più fuggire via col tempo, così rimarrà sempre dentro di me. Quell’istante, e chiamarlo “felicità”.
Il mondo m’appare come un grande teatro ove ogni singola anima è plagiata a recitare una parte del suo rocambolesco dramma!
Aveva voglia di ridere, di piangere, di ballare, di cantare. Aveva voglia di urlarlo al mondo intero. Era felice. Sì lo era. Come un bambino davanti al più bello dei regali di Natale, come una ragazzina alla sua prima uscita pomeridiana, come forse solo l’innocenza della giovane età, ti permette ancora di esserlo. Lei era felice e non riusciva a smettere di volare.
Felice è colui che comprende che è necessario rinnovarsi molto, per essere sempre lo stesso.