Claudio Visconti De Padua – Sogno
Siamo condannati a sognare come rifugio dalla sconquassata realtà!
Siamo condannati a sognare come rifugio dalla sconquassata realtà!
Sospesa tra sogno e realtà, sorvolando gli abissi delle illusioni, mi aggrappo ad un raggio di luna e mi cibo di stelle. Un ricordo negli occhi, e subito appari a fianco del cuore, a bere con me poesia dal calice del senza tempo.
Ma se i morti sono in Paradiso, perché portare i fiori al cimitero?E se malauguratamente fossero all’inferno perché illuminarli con futili lumi di cera? Potrebbero forse guardarci indignati?Se l’anima vive ed è invisibile non sarebbe meglio rimembrarli col pensiero anch’esso invisibile e intoccabile?E se l’anima sopravvive alla morte perché li chiamiamo defunti?
Forse a eclissare gli stati d’animo riusciva! Ma in quanto alle sue emozioni ai suoi…
Lei riusciva a toccare la tastiera dei miei sentimenticreando musica all’anima!
Fai bei sogni. Anzi, fateli insieme. Insieme valgono di più.
Un sogno richiede “l’osare”, osare fino a farsi male, osare nel limbo dell’incertezza in cerca di un respiro, per rubare anche solo un sorriso di un attimo. Peccato che la realtà non sappia saziarsi e vivere un “attimo incerto”.