Claudio Visconti De Padua – Stati d’Animo
Io vorrei spostare la lancetta non di un’ora ma di un ventennio!
Io vorrei spostare la lancetta non di un’ora ma di un ventennio!
Quella notte l’aria era tersa, leggera e impalpabile, quella notte la pioggia cadeva portando via tutto quello che di impuro c’è al mondo. quella notte il silenzio che avvolgeva il mondo fu rotto dallo straziante urlo della mia anima, nel momento in cui la nostre si divisero, quella notte capii che la nostra storia sarebbe rimasta per sempre solo uno splendido sogno, appena accennato tra le pagine di un libro che nessuno mai leggerà.
Come può una persona anche solo pensare di fare del male a qualcun altro? Ad un bambino, ad una persona innocente uomo o donna che sia, come si può essere così crudeli? Ogni persona ha un passato, dei sentimenti, una casa, degli amici, un animale domestico, una famiglia, un futuro. Dei sogni, delle aspettative. Come si può decidere di annullare tutto questo, chi sei tu per fare questo? Io non riesco a sopportare nemmeno che una persona soffra un decimo di quello che soffro io, vorrei poter donare sorrisi a chiunque, averne la possibilità sarebbe un dono straordinario. Come si può fare del male a qualcuno, come si può cancellare una persona. Il suo ultimo respiro, il suo ultimo pensiero. Come si può essere responsabili della fine?
Mi sento stranamente anormale certe volte, mi sento spina, mi sento rosa, mi sento albero, mi sento foglia, mi sento giorno, mi sento notte, mi sento sempre fra il cielo e il mare, fra la palude e le stelle, mi sento in balia delle onde in attesa che tutto passi e all’orizzonte spunti l’arcobaleno.
Ci sono cose che non vediamo con gli occhi, ma che sentiamo con il cuore e questo non è facile. Sono quelle emozioni più profonde, che si ricordano per tutta la vita.
Le sento le persone. Non è magia. È istinto.
Così fluttui nei miei più reconditi pensieri, come una leggiadra fortezza cuci il mio cuore…