Claudio Visconti De Padua – Vita
Vorrei almeno provare a rivivere una dopo l’altra decine di vite diverse, come si fa con un paio di scarpe, affinché si arrivi a calzare la migliore, di vita intento.
Vorrei almeno provare a rivivere una dopo l’altra decine di vite diverse, come si fa con un paio di scarpe, affinché si arrivi a calzare la migliore, di vita intento.
I limiti sono congetture mentali delle nostre insicurezze, impossibile è soltanto una parola.
E poi c’e quel pensiero che si insinua nella ragione con il vano tormento di non averla vissuta tutta questa sfuggente vita.
Perché avrei dovuto, mi chiedi, perché avresti dovuto? Ma perché la vita esiste, bambino! Mi passa il freddo a dire che la vita esiste, mi passa il sonno, mi sento io la vita. Guarda s’accende una luce. Si odono voci. Qualcuno corre, grida, si dispera. Ma altrove nascono mille, centomila bambini, e mamme di futuri bambini: la vita non ha bisogno né di te né di me. Tu sei morto. Forse muoio anch’io. Ma non conta. Perché la vita non muore.
Se dovessi scrivere il romanzo della mia vita, lo farei a due temi dominati: onestà e combattività.
Alla fine di una storia d’amore riavrai il tuo corpo libero da vincoli, ma i suoni della tua anima continueranno a riecheggiare nel cuore di chi hai amato!
Chi è l’uomo di vocazione? Colui che si fa plasmare dal mondo, non certo colui che pensa di avere in sé il potere di cambiarlo.