Cleonice Parisi – Filosofia
Solo nel superar il limite che ti sei posto,salir potrai sul giusto avamposto,è da lì che vedrai di cosa sei Composto,e la maschera che la vita ti ha impostoavrai finalmente riposto.
Solo nel superar il limite che ti sei posto,salir potrai sul giusto avamposto,è da lì che vedrai di cosa sei Composto,e la maschera che la vita ti ha impostoavrai finalmente riposto.
Nei suoi occhi i tuoi occhi, e nel tuo cuore il suo cuore, tra le…
Il pregiudizio è la massima semplificazione del pensiero: il non-pensiero.
Non c’è uomo che a forza di portare una maschera, non finisca per assimilare a questa anche il suo vero volto.
Purtroppo amore mio sei tu i miei tagli…
“Dove se n’è andato Dio?” Gridò “ve lo voglio dire! L’abbiamo ucciso – voi e io! Siamo noi tutti i suoi assassini! Ma come abbiamo fatto questo? Come potemmo vuotare il mare bevendolo fino all’ultima goccia? Chi ci dette la spugna per cancellare l’intero orizzonte? Che mai facemmo per sciogliere questa terra dalla catena del suo sole?”
Come quasi tutti gli ex-marxisti della mia generazione, ero un neofita del liberalismo, e nel mio entusiasmo semplicistico e ignorante lo usavo come una mazza. In sostanza, non facevo altro che adoperare il liberalismo per semplificare indebitamente la realtà, più o meno come si faceva pochi anni prima usando il marxismo. Rimaneva invariato l’atteggiamento psicologico, la presunzione semplificante. Avevo cambiato le mie idee per rimanere identico a me stesso. Di fronte alla richiesta di occuparsi seriamente e concretamente dei problemi delle donne, degli omosessuali, della gente scura di pelle, l’importante era disporre di un’elegante via di scampo. Non era poi così essenziale che, mentre anni prima la scappatoia era l’appello alla lotta di classe e a una perfetta rivoluzione, negli anni ottanta, con la crisi del marxismo, si fosse resa disponibile un’altra chiave universale: l’assolutezza dei criteri formali di uguaglianza. La sicumera rimaneva identica a se stessa.