Cleonice Parisi – Morte
Le ombre della notte cantano fiere quando mettono in ginocchio l’uomo, ma semplicistiche solo le loro previsioni, l’uomo piegato ha in se la luce di Dio, il cui sorgere non lascia scampo alle ombre.
Le ombre della notte cantano fiere quando mettono in ginocchio l’uomo, ma semplicistiche solo le loro previsioni, l’uomo piegato ha in se la luce di Dio, il cui sorgere non lascia scampo alle ombre.
E adesso che finalmente ho imparato ad accettare la vita, sono vecchio, e devo imparare ad accettare la morte.
La primavera bussa alle porte della tua vita, accogli con il sorriso chi di sorriso si veste, non ti pentirai dell’aver creduto alla vita. La vita ama i suoi figli e non negherà nulla a chi vive per i suoi colori, affidale tutti i tuoi sogni ed ella li renderà realtà. Ci sono primavere umane e primavere dell’anima attenda l’uomo la primavera del suo cuore, nei cui colori non troverà alcun inganno e il freddo della vita non potrà più raggiungerlo.
L’uomo degno, ha nell’impegno il solo pegno.
Mi piacerebbe di essere sepolto così, ai piedi del vecchio campanile di San Berardo, a Pescina, con una croce di ferro appoggiata al muro e la vista del Fucino in lontananza.
Ognuno affronta la morte a modo suo. Chi avvolto in una disperazione acuta, chi speranzoso nell’eternità. Chi interrogandosi sul aldilà.
Mi fa piacere sapere che i miei parenti sono stati insultati. È l’unica cosa che mi lega a loro. I parenti sono semplicemente un noioso branco di persone che non ha la più remota idea di come vivere, né il minimo istinto di quando conviene morire.