Concetta Antonelli – Frasi sulla Natura
L’aurora è un passaggio sfumato tra la pienezza della notte e quella del giorno, è un addio e una promessa insieme, è la figlia del buio che abbraccia la luce.
L’aurora è un passaggio sfumato tra la pienezza della notte e quella del giorno, è un addio e una promessa insieme, è la figlia del buio che abbraccia la luce.
Soffice la pioggia sulle gote, le scarpe immerse nel fango corrono e corrono verso il bagliore del domani. Una foglia mi cade sulla pelle come lacrima di vita, il mio cuore riposerà qui.
I fiori ci mettono tanto a sbocciare, nascono da rami che hanno sopportato gelo e pioggia, ma una volta che accade sono bellissimi. Questo ci insegna che ogni cosa ha il proprio tempo, che serve tanta pazienza, ma che soprattutto il gelo e la pioggia non portano via la forza e la bellezza della vita.
Quando posso cerco sempre il contatto con la natura, l’amo così tanto e ho difficoltà a dire cosa amo di più. Ogni creatura della natura ha il suo fascino, anche un minuscolo fiorellino, se guardato attentamente, è un’opera d’arte. Così come un albero che ospita nel suo nido gli uccellini che ringraziano con il loro cinguettio. Un prato verde e poi il bosco con i suoi alberi, uno vicino all’altro, alcuni come abbracciati, a dimostrarci che anche loro si vogliono bene. Tutto questo e tantissime altre meraviglie la natura le offre a noi. Purtroppo, però, questo dono meraviglioso non sempre viene apprezzato e rispettato.
Il prodigioso incanto della natura e la meravigliosa bellezza dei fiori, nella loro semplicità, sembrano saper medicare la bruttura degli uomini e lenire la loro deformità.
Dalla cavalletta alla paura… alla meraviglia!Un urlo! Il mio!Camminavoe tu cavalletta mi sei saltata addosso…la paura mi hai lasciato ecosì mi hai dato modo di osservarmi attorno…è forse così che ho potuto scorgere quel tutto attorno a me?Quei colori… quei profumi.Che meraviglia quella paura!
C’è talmente tanta umanità in questa capacità di amare gli alberi, talmente tanta nostalgia dei nostri primi stupori, talmente tanta forza nel sentirsi così insignificanti in mezzo alla natura… sì, è proprio questo: l’evocazione degli alberi, della loro maestosità indifferente e dell’amore che proviamo per loro da un lato ci insegna quanto siamo insignificanti, cattivi parassiti brulicanti sulla superficie terrestre, dall’altro invece quanto siamo degni di vivere, perché siamo capaci di riconoscere una bellezza che non ci è debitrice.