Confucio – Libri
Le parole sono la voce del cuore.
Le parole sono la voce del cuore.
I libri sono una cosa buona, ma sono un pallido surrogato della vita.
La letteratura non deve risolvere i problemi, semmai segnalarli… Consciamente o no, uno scrittore coglie i segni e intuisce i tempi che verranno.
Intuì con la comprensione di un adulto che questioni di realtà concreta diventano non insignificanti, ma meno vitali quando le si esamina al cospetto della maschera quieta e silenziosa della morte. Lo capì con la comprensione di un adulto e lo accettò con il sollievo di un adulto. Fu un’orma fuggevole, l’impronta di una scarpa nella sua mente. Così in un bambino sono tutte le impressioni adulte; è solo negli anni a venire che il bambino capisce di essere stato formato, plasmato da esperienze casuali; tutto quello che rimane nell’istante oltre l’impronta è quell’odore pungente di polvere da sparo che è l’accendersi di un’idea che prescinde dal numero effettivo dei suoi anni.
Il sussurro della pioggia graffiava i vetri del primo piano.
Bisogna concedere ai barbari la chance di essere un animale, con una sua compiutezza e un suo senso, e non pezzi del nostro corpo colpiti da una malattia. Bisogna fare lo sforzo di supporre, alle loro spalle, una logica non suicida, un movimento lucido, e un sogno vero.
La frivola vanità, cormorano insaziabile, non esita a pascersi di se stessa.