Corrado Augias – Vita
Il mio non senso della vita: La cattiveria.
Il mio non senso della vita: La cattiveria.
La tragedia in genere consiste nel continuare a vivere, non nel morire.
Capita di crescere in un paesino ottuso, cattivo, capace di nascondere o inventare ogni sorta di nefandezze, dove l’ipocrisia regna sovrana, dove chi viene da fuori non è accettato anche solo per un cognome scomodo. Si dice che chi ricorda porta rancore! Forse si, forse a chi ti ha rovinato la vita porti rancore, o forse no, ma poco importa, solo a volte vorresti svegliarti e sorprenderti scoprendo che è stato solo un incubo e quel posto non esiste… non è mai esistito!
Spesso la vita ci respinge, ci beffa, oppure scorre su un canale parallelo. Si parla sovente di un prolungamento, peraltro già in atto, della stessa. Questo fattore è importante al fine di curare ancora le proprie piaghe, di correggersi, di rischiarare le nostre zone oscure.
La vita è tutta un viaggio, mentale, fisico, a volte illusorio, a volte buio e a volte accecante, è una strada piena di salite, discese, incroci, fermate e ripartenze, l’importante è viaggiare con lo spirito della scoperta facendo di ogni passo un traguardo.
Di tutto ci stanchiamo nella vita: le ricchezze affaticano quei che le possiede; l’ambizione soddisfatta non lascia che rimorsi; le dolcezze dell’amore, a lung’andare, non son più dolcezze…
Io non mi fido di nessuno, e pensa che nessuno è il mio secondo nome.