Cristina Guidi – Desiderio
Non chiedere al vento di non muovere le foglie, o al sole di non sorgere, al mare di restare immobile… non chiedermi di non amarti!
Non chiedere al vento di non muovere le foglie, o al sole di non sorgere, al mare di restare immobile… non chiedermi di non amarti!
La mente istiga affinché il corpo implori.
Dalle finestre arrivava il leggero chiarore della luna. Alzo le lenzuola e trovo le sue braccia pronte a circondarmi. Rispondo al suo abbraccio e accarezzandola le sfioro le labbra con un bacio. Le sue sono calde e morbide come il suo corpo che mi accoglie con dolcezza.
Le emozioni, non sono altro che un’onda che si infrange sugli scogli, senti l’ebbrezza, il brivido ma dopo quell’attimo non saranno mai più le stesse!
Vorrei fossi il libro non letto, l’enfasi che appassiona il creativo, la calma di un sospiro negato sacrificato sull’altare della conoscenza e che non ammette distrazioni… che ausculta, a cui nulla sfugge… carpire ogni vibrazione tua, di note plausibili, di sincerità sconosciuta, accordo perfetto tra armonia d’intenti e calore profuso senza remore… guardarti dentro senza ipocrisia, volerti bene questo vorrei.
La vita per quanto strana e triste possa essere va vissuta, è come un lungo tragitto, fatto di cadute, buche e rialzate, non si sa se la meta è vicino, ma la speranza di trovarla che ti rende il percorso normale.
Il desiderio è una malattia degli occhi.