Dacia Maraini – Figli e bambini
I destini familiari si ripetono attraverso le generazioni, quasi una fatalità che si tramanda da padre in figlio, da madre in figlia. Non so se sia una maledizione o una benedizione.
I destini familiari si ripetono attraverso le generazioni, quasi una fatalità che si tramanda da padre in figlio, da madre in figlia. Non so se sia una maledizione o una benedizione.
Mamma e papà: amiamo la loro presenza, impariamo i gesti della vita. Arriverà quel giorno che resterà solo il profumo dei ricordi guardando quelle sedie vuote.
In questa società dove dominano la debolezza, l’incertezza e l’insicurezza, tutti cercano appoggio in qualcuno: preti, santoni, guru o falsi dei… ma non vi è miglior maestro spirituale di un bambino.Egli vive solo il presente, non si pone limiti, è sincero, felice, allegro, solare e pieno di energia. Chi meglio di lui da cui imparare?
Un figlio ti riempie il cuore. E ti svuota il portafoglio.
Non c’è nulla di più dell’amore dei figli. Unico, immenso e soprattutto per “sempre”.
Ma io ti perdono mamma; non tornare al nulla con me, io nascerò un’altra volta.
Educare è più che istruire, è anche e soprattutto risvegliare la responsabilità di crescere, vincendo le paure e l’insicurezza per vivere con dignità e coraggio ogni pezzo di ogni giornata.
Mamma e papà: amiamo la loro presenza, impariamo i gesti della vita. Arriverà quel giorno che resterà solo il profumo dei ricordi guardando quelle sedie vuote.
In questa società dove dominano la debolezza, l’incertezza e l’insicurezza, tutti cercano appoggio in qualcuno: preti, santoni, guru o falsi dei… ma non vi è miglior maestro spirituale di un bambino.Egli vive solo il presente, non si pone limiti, è sincero, felice, allegro, solare e pieno di energia. Chi meglio di lui da cui imparare?
Un figlio ti riempie il cuore. E ti svuota il portafoglio.
Non c’è nulla di più dell’amore dei figli. Unico, immenso e soprattutto per “sempre”.
Ma io ti perdono mamma; non tornare al nulla con me, io nascerò un’altra volta.
Educare è più che istruire, è anche e soprattutto risvegliare la responsabilità di crescere, vincendo le paure e l’insicurezza per vivere con dignità e coraggio ogni pezzo di ogni giornata.
Mamma e papà: amiamo la loro presenza, impariamo i gesti della vita. Arriverà quel giorno che resterà solo il profumo dei ricordi guardando quelle sedie vuote.
In questa società dove dominano la debolezza, l’incertezza e l’insicurezza, tutti cercano appoggio in qualcuno: preti, santoni, guru o falsi dei… ma non vi è miglior maestro spirituale di un bambino.Egli vive solo il presente, non si pone limiti, è sincero, felice, allegro, solare e pieno di energia. Chi meglio di lui da cui imparare?
Un figlio ti riempie il cuore. E ti svuota il portafoglio.
Non c’è nulla di più dell’amore dei figli. Unico, immenso e soprattutto per “sempre”.
Ma io ti perdono mamma; non tornare al nulla con me, io nascerò un’altra volta.
Educare è più che istruire, è anche e soprattutto risvegliare la responsabilità di crescere, vincendo le paure e l’insicurezza per vivere con dignità e coraggio ogni pezzo di ogni giornata.