Daniela Aspa – Arte
Non lode né ricerca spasmodica di consensi. Scrivo per dar sfogo alle mie giornate, scrivo per esorcizzare il passato, scrivo perché sin da piccola è sempre stato ciò che amavo fare.
Non lode né ricerca spasmodica di consensi. Scrivo per dar sfogo alle mie giornate, scrivo per esorcizzare il passato, scrivo perché sin da piccola è sempre stato ciò che amavo fare.
La bellezza è come un muro pieno di macchie ci vedi solo quello che ti piace.
Ho tentato, da sempre, di ascoltare il silenzio della notte e farne parole. Succede che non appena l’inchiostro macchia il foglio bianco non c’è più alcun silenzio. Allora compongo musica e sono un pianista, dipingo paesaggi dell’est mai visti e sono un pittore, accarezzo la pelle della donna che amo e sono un amante, guardo le nuvole dal finestrino di un aereo e sono un viaggiatore, corro tra l’erba alta e sono un bambino col suo aquilone. Vivo mille vite senza averne mai abbastanza e sono uno scrittore.
L’arte non può e non deve essere spiegata e definita, perché altrimenti non può definirsi tale.
Il saper guardare le stelle è un’arte riservata a pochi.
Non lode né ricerca spasmodica di consensi. Scrivo per dar sfogo alle mie giornate, scrivo per esorcizzare il passato, scrivo perché sin da piccola è sempre stato ciò che amavo fare.
Oggi Elio ci ha comprato trenta copie della mia rivista Punk Artist e le ha seminate in tutte le sue vetrine di San Babila.