Daniela Bonomi – Tristezza
Il peso specifico del “vuoto” non è classificabile.
Il peso specifico del “vuoto” non è classificabile.
E tutto inghiottì l’oscurità. Tutto tranne una lacrima… Anche nella notte più oscura non è difficile sentire il suono di un pianto.
L’amore! Quello grande, sa vestirsi di sofferenza.
Notte tesa, inquieta, notte pareva senza stelle. Ti ho rivista è apparso il sole. Mamma ti voglio bene.
Che cos’è successo di così triste che continua a piovere.
Forse essere tristi è proprio questo. Sentire il cuore immobile, la mente che elabora centinaia di pensieri che non riescono a tradursi in parole, l’equilibrio spezzato…
Io sono come tutti gli altri: vedo il mondo come vorrei che andasse, e non come va veramente.