Daniele De Patre – Paradiso & Inferno
Non sono destinato al Paradiso, ma spero vivamente di non incontrare chi andrà all’Inferno. Paura!
Non sono destinato al Paradiso, ma spero vivamente di non incontrare chi andrà all’Inferno. Paura!
Davide ha vinto Golia, Daniele è uscito indenne dalla fossa dei leoni. Ho intrapreso una lotta con qualcosa e qualcuno più grande di me. Le prepotenze non le tollero, più sono grosse e più mi “fortifico”. La lotta è dura, spero al termine di poter dire come San Paolo: “ho combattuto il buon combattimento, ho finito la corsa, ho conservato la fede.”
Cerchiamo le cose eclatanti, di far rumore, di salire sul pulpito, e non ci accorgiamo che spesso basta restare in silenzio per ottenere di più.
Ci sono tre verbi che vanno sempre più di moda: chiedere, volere, pretendere. Al contrario, ce n’è uno che va scomparendo: dare. Giusto una ripassatina al presente: io do, tu dai, egli dà. A buon intenditor.
Ricordate, il paradiso non è un luogo dove andare, ma uno stato dell’anima dove vivere.
Se un diritto, qualsiasi esso sia, ci viene negato e non facciamo nulla, non siamo vittime, siamo complici.
Chi si comporta da verme, come tale verrà schiacciato!