Daniele De Patre – Solidarietà
Non sarò sicuramente io a cambiare la tua vita, non sarò certamente io ad aiutarti, non sarò probabilmente io a sostenerti, ma stai sicuro di una cosa: non sarò io a farti del male.
Non sarò sicuramente io a cambiare la tua vita, non sarò certamente io ad aiutarti, non sarò probabilmente io a sostenerti, ma stai sicuro di una cosa: non sarò io a farti del male.
Si dice che “tante volte è meglio chiudere gli occhi”. Io non ci riesco; però, quando morirò, lo farò. Promesso.
Se fosse per me, invece di sprecare decine di euro per regali inutili, ne spenderei meno utilizzandoli meglio. Se fosse per me, invece di partecipare alle scorpacciate tra parenti, preferirei sedermi affianco d una sola persona affamata e invitarla a mangiare. Se fosse per me, invece di dare gli auguri finti a tutti quanti, ne vorrei dare uno solo, ma vero, a chi dico io. Se fosse per me, invece di andare in chiesa perché è “tradizione”, inviterei tutti a stare coi sofferenti e scoprire il vero volto di Gesù. Se fosse per me, ma capisco bene, non dipende solo da me.
Se credi fortemente in quello che stai facendo, nonostante tutto e tutti, vai avanti. Forse non otterrai ciò che speri domani; probabilmente nemmeno dopodomani. Tu insisti. Nel momento in cui dovessi raccogliere i frutti delle fatiche, potrai dire: “Ce l’ho fatta, nonostante tutto. E tutti.”
Cos’è il bene per chi persevera nel male? Il nulla.
Dante ha sbagliato: non bisogna salire in paradiso, ma scendere all’inferno e aiutare le persone in difficoltà.
Ho fatto qualcosa di buono ieri? Meglio dimenticarlo. Sto facendo qualcosa di buono in questo momento? Tutto da dimostrare. Farò qualcosa di buono domani? Si vedrà. Comunque sia, c’è tanto da fare.