Daniele De Patre – Stati d’Animo
Non posso rattristarmi per le tante persone che non mi hanno apprezzato: Gioisco per le poche che mi hanno compreso.
Non posso rattristarmi per le tante persone che non mi hanno apprezzato: Gioisco per le poche che mi hanno compreso.
Nel momento in cui sappiamo di atrocità, violenze, ingiustizie e non facciamo nulla, proprio da quell’istante, possiamo ritenerci complici.
Chiudi gli occhi e vestiti di emozioni, colora il tuo volto dei sogni che danzano dietro le tue palpebre chiuse e destati nel tuo Eden.
Spesso la vita ci crea tante incertezze, tanti dubbi, tanti bivi, chi sei tu per giudicare e per attaccarmi, tu che non sai cosa c’è dentro il mio cuore, la confusione che io provo e che non mi fa dormire.Mi punti il dito contro, mi critichi, ma non capisci che il mio cuore sanguina e che magari anche io sono delusa di me stessa, la donna forte che ero una volta non esiste più ha lasciato il posto ad un’altra fragile, incerta, perplessa su tutto quello che reputava un punto fermo e sicuro della sua vita.Ma tutto questo non l’ho voluto io, è arrivato inaspettatamente, ha sconvolto tutta la mia vita, e non sò se dire grazie perché è arrivato, o mannaggia ma perché è arrivato?, però non voglio rinunciarci mi è troppo caro per poterlo perdere, sarei disposta a tenerlo in qualunque forma mi fosse proposto.Sai cosa mi rimane? Mi rimane solo un triste sorriso.È facile sentenziare, e allora se sei così bravo, spiegami, spiegami come mi debbo comportare, spiegami perché il mio cuore è così disorientato, spiegami che cosa è giusto e non credere che per me tutto questo sia giusto.
Oggi camminavo per strada. Come spesso accade ho incontrato una persona che guardava insistentemente il mio incedere difficoltoso, provocando in me grande fastidio. Stanco di questo ripetersi ero tentato a maltrattarlo. Invece, ho cambiato atteggiamento; ho cominciato a fissarlo e fissarlo, fin quando nell’imbarazzo mi ha detto: perché mi guardi? Ho continuato a fissarlo, dopodiché ho risposto così: tu stai osservando il mio camminare “strano”, io invece scruto il tuo pensare “assurdo”. Io qualche certezza ce l’ho, tu invece… temo poche speranze.
Come molti ho donato troppo alle persone sbagliate, ma da questo ho imparato che si può sempre cambiare.
Trovare qualcuno che mi piace nella massa non è difficile: basta guardare ai lati del “gregge”.