Daniele Tartaglione – Sogno
Avevo in tasca un portafoglio pieno di sogni, peccato che sapevo già che la realtà me l’avrebbe scippato.
Avevo in tasca un portafoglio pieno di sogni, peccato che sapevo già che la realtà me l’avrebbe scippato.
Quando odiare è un abitudine, la solitudine diventa di routine.
La Fantasia è come la Polvere delle Ali di una Farfalla: senza di Essa non si potrebbe più Spiccare il Volo.
E di per se gli uomini sono fatti sognare; sono fatti per aspirare alle stelle e infine perdersi tra esse.
Quali sogni ho sognato? Ero un uomo che sognava di essere un Dio, ero un Dio che sognava di essere un uomo. Ho conosciuto la passione, ho conosciuto la separazione, ho conosciuto le stelle, ho conosciuto il fallimento, ho conosciuto il dolore, ho conosciuto la guerra, e ho conosciuto la fine di tutte le cose. Ma vado avanti, anche se ho la morte nel cuore e senza lei non sono più niente e nulla ha più senso.
Di questi tempi la fuga è l’unico mezzo per continuare a sognare.
Sognare è sottrarsi alla tirannia della ragione e abbandonarsi al flusso delle proprie sensazioni.