Danilo Mainardi – Scienza e tecnologia
Gli scienziati dovrebbero avere il culto della ragione; eppure, di norma trincerandosi dietro l’adusata argomentazione delle aree di competenza, trovano anche loro uno spazio per credere.
Gli scienziati dovrebbero avere il culto della ragione; eppure, di norma trincerandosi dietro l’adusata argomentazione delle aree di competenza, trovano anche loro uno spazio per credere.
Per affacciarsi “oltre” non è la velocità della luce che bisogna “sfidare”, ma quella del “pensiero”.
Il trillare del telefono dovrebbe essere più intelligente.Un crescendo in nove squilli dal soave al fastidiosetto.Al decimo, sempre, 140 decibel esplicativi al “chiamante”…Vaffanculo, non rispondo!
Il misfatto di Galileo può esser considerato il “peccato originale” delle scienze naturali moderne. Della moderna astronomia, che interessava profondamente una classe nuova, la borghesia, perché appoggiaava le correnti sociali rivoluzionarie dell’epoca, egli fece una scienza specialistica strettamente limitata, la quale naturalmente proprio grazie alla sua “purezza”, ossia alla sua indifferenza per il sistema di produzione, potè svuilupparsi relativamente indisturbata. La bomba atomica, come fenomeno tecnico non meno che sociale, è il classico prodotto terminale delle sue conquiste scientifiche e del suo fallimento sociale.
La scienza può aiutare a cambiare un essere umano ma non può cambiare i sentimenti affettivi.
È la miglior scienza quella che fa gli uomini buoni.
La scienza ben vale il denaro che si spende per acquistarla.