Felix Baumgartner – Scienza e tecnologia
Quando sei in piedi in cima al mondo diventi molto umile. Non ti preoccupi più di ottenere nuovi record o di raccogliere dati scientifici, ma solo di riuscire a tornare a casa.
Quando sei in piedi in cima al mondo diventi molto umile. Non ti preoccupi più di ottenere nuovi record o di raccogliere dati scientifici, ma solo di riuscire a tornare a casa.
Non biasimo le persone che non rispondono a un messaggio, solo se, sono effettivamente cosi tanto occupate da fare quel genere di cose del tipo, salvare il mondo dalla fame e dalla guerra oppure contribuire al progetto di spedizione spaziale su Marte.
Più la teoria dei quanti ha successo, più sembra una sciocchezza.
In fondo la pratica della scienza non è altro che lanciare uno sguardo al di là delle ideologie, e riuscire infine a ridimensionarle.
Obiezione contro la scienza: questo mondo non merita di essere conosciuto.
La tecnologia obbliga gli uomini a prendere atto della propria stupidità. È il paradosso dell’antico Sapiens Sapiens. Più ha saputo dominare i suoi procedimenti mentali, più ha saputo concretizzarli in strumenti raffinatissimi per la soluzione di problemi astrusi, più ha scoperto la sua voglia irrefrenabile di servirsene per soddisfare pulsioni sempre più scollegate dal “controllo corticale”. Per usare una pietosa parafrasi.
Anche se un giorno la scienza riuscisse a spiegare tutto, ci sarebbero comunque credenti in Dio, perché ciò che spinge gli uomini a credere in questo essere immaginario non sono i vuoti della scienza, ma il bisogno infantile di sentirsi creati e amati da qualcuno, di essere stati scelti per uno scopo superiore.