Dante Alighieri – Morte
Per me si va nella città dolente, per me si va nell’etterno dolore, per me si va tra la perduta gente.
Per me si va nella città dolente, per me si va nell’etterno dolore, per me si va tra la perduta gente.
Perché nessuno cercava di uccidermi quando desideravo morire?
Solo scoprendo noi stessi e soffrendo le nostre pene potremo morire serenamente.
I buoni muoiono giovani perché capiscono che non ha senso vivere se devi essere buono.
Forse non lo notiamo ma In giro ci sono vivi che sono più morti dei morti e sepolti.
Da ogni altra cosa è possibile metterci al sicuro, ma rispetto alla morte noi tutti abitiamo una città senza mura.
Luce vivida ti avvolge come un manto incantato e tu non senti più il vento gelido che ti scompiglia i capelli né il caldo soffocante che ricopre la tua pelle, stai lì, in balia degli eventi osservando la luce che c’è sopra di te che ti dà sicurezza, come una candela nel buio essa squarcia l’oscurità dentro la tua anima, inondandola di beatitudine. La morte.