Dante Castellani – Filosofia
La felicità è uno stato di inconsapevole incoscienza, di sconsiderata ebbrezza, di irraggiungibile involontaria follia.
La felicità è uno stato di inconsapevole incoscienza, di sconsiderata ebbrezza, di irraggiungibile involontaria follia.
Molte volte nel perseguire la felicità, bisogna attraversare le più grandi delusioni.
Senza gli irrefrenabili cambiamenti il mondo sarebbe un acquario in cui crescerebbero solo pezzi di antiquariato perenni.
La libertà di ognuno finisce dove inizia quella dell’altro.
Tanto tempo fa ho cominciato a scrivere il copione dei miei atti, questa sera sbalordirò il mondo intero, si aprirà il sipario, si spegneranno le luci, e da grande interprete reciterò la parte finale della mia vita.
Posso solo suggerire che chi vuole combattere la falsa coscienza e destare la gente ai suoi veri interessi ha molto da fare, perché il sonno è molto profondo. Ed io non intendo fornire una ninna-nanna, ma semplicemente entrare furtivamente e osservare il modo in cui la gente russa.
Nel grembo di un albero scorre la linfa della vita per donarsi alle stagioni dell’uomo.