Dante Castellani – Poesia
Non ho mai scritto una poesia sulla mamma, perché non esistono parole sufficientemente belle per descriverla.
Non ho mai scritto una poesia sulla mamma, perché non esistono parole sufficientemente belle per descriverla.
Prima legge dell’aforisma: se un pensiero merita di essere scritto, merita di essere scritto bene.
No, io non sono un poeta. I poeti vivono di delusioni. Io di delusioni muoio.
La poesia non vuole alludere, né illudere e tantomeno deludere, vuole semplicemente farti un po’ sognare e vivere, seppur virtualmente, un po’ l’amore.
I poeti sono come i bambini: quando siedono a una scrivania, non toccano terra coi piedi.
Non la pietà, ciò che manca è l’amore.
Poesia…vita, amore, odio, morte, oblio, abbandono… sentimenti ed emozioni che insieme o separatamente tendono verso l’infinito celato oltre l’ultimo orizzonte che intravediamo.
Prima legge dell’aforisma: se un pensiero merita di essere scritto, merita di essere scritto bene.
No, io non sono un poeta. I poeti vivono di delusioni. Io di delusioni muoio.
La poesia non vuole alludere, né illudere e tantomeno deludere, vuole semplicemente farti un po’ sognare e vivere, seppur virtualmente, un po’ l’amore.
I poeti sono come i bambini: quando siedono a una scrivania, non toccano terra coi piedi.
Non la pietà, ciò che manca è l’amore.
Poesia…vita, amore, odio, morte, oblio, abbandono… sentimenti ed emozioni che insieme o separatamente tendono verso l’infinito celato oltre l’ultimo orizzonte che intravediamo.
Prima legge dell’aforisma: se un pensiero merita di essere scritto, merita di essere scritto bene.
No, io non sono un poeta. I poeti vivono di delusioni. Io di delusioni muoio.
La poesia non vuole alludere, né illudere e tantomeno deludere, vuole semplicemente farti un po’ sognare e vivere, seppur virtualmente, un po’ l’amore.
I poeti sono come i bambini: quando siedono a una scrivania, non toccano terra coi piedi.
Non la pietà, ciò che manca è l’amore.
Poesia…vita, amore, odio, morte, oblio, abbandono… sentimenti ed emozioni che insieme o separatamente tendono verso l’infinito celato oltre l’ultimo orizzonte che intravediamo.