Dante Castellani – Stati d’Animo
Per me chiedo la tempesta ed il profondo abisso, dove i fiori di primavera lacerano la neve, nella speranza di un nuovo sole. Nel mare senz’onde, galleggiano le anime di carta;.
Per me chiedo la tempesta ed il profondo abisso, dove i fiori di primavera lacerano la neve, nella speranza di un nuovo sole. Nel mare senz’onde, galleggiano le anime di carta;.
Ho terremoti interiori che mi sconquassano, mi rivoltano l’anima, il cuore e i pensieri, ma poi tra una scossa l’altra mi assesto.
Dire “va tutto bene” suona così soavemente, è la bugia a cui tutti vogliono credere, un inganno elegante, placebo per l’animo.
Pensieri, desideri ed emozioni spesso celati per paure d’esser scherniti. L’anima mia è la prigione di se stessa.
E ritornano quei momenti in cui il tempo si ferma, sembra quasi che dentro noi nulla si muova, anche se fuori tutto trascorre. Come quando da piccoli, in automobile, ci sembrava che la vettura fosse ferma con il suo motore acceso ed eravamo convinti di vedere correre gli alberi, le case o le colline. Sono percezioni. Capitano.
Non sopporto parlare a chi non ha intenzione di ascoltare, terrò le mie parole per chi avrà voglia di considerarle, per chi le apprezza e le ascolta perché sa che non vengono dette giusto per dire, ma perché sono ragionate, per il resto mi terrò il silenzio.
Sentirsi osservati troppo non è un buon segno.