Dante Castellani – Stati d’Animo
Per me chiedo la tempesta ed il profondo abisso, dove i fiori di primavera lacerano la neve, nella speranza di un nuovo sole. Nel mare senz’onde, galleggiano le anime di carta;.
Per me chiedo la tempesta ed il profondo abisso, dove i fiori di primavera lacerano la neve, nella speranza di un nuovo sole. Nel mare senz’onde, galleggiano le anime di carta;.
Arrivi a sentire il cuore che non ti calza più, come un vecchio abito fuori moda e consunto, i cui strappi son stati ricuciti già troppe volte. Ma lo indossi lo stesso, che il cuore non si cambia, e l’anima nemmeno,anche se, riponendo male la fiducia, te la ritrovi poi sgualcita… e ci saran tanti strappi da cucire e pieghe da lisciare che te ne scorderai, altri ancora di cui non ti libererai mai.
Quando una persona diventa veramente scomoda? Quando non la pensa come te, quando pensi che il tuo ragionamento sia superiore a tutti e tutto, e ti circondi dalla tua arroganza.
La consapevolezza che, nel momento in cui si comprende ciò che si desidera, si capisce anche che non lo si potrà mai avere.
Alloggio troppo dentro di me, il tempo è troppo poco per essere qualcun altro.
Quando i nostri occhi straripano, le palpebre diventano argini troppo deboli per provare a trattenere le lacrime.
Non mi piace il Natale degli appuntamenti mondani, degli scambi, a volte ipocriti, di regali ed auguri, delle tavolate con decine di commensali e della corsa allo shopping. Credo in quel Natale di amore, di solidarietà e di altruismo che ognuno di noi si porta nel cuore. Il Natale diventa magico solo quando si accendono tutte le lucine colorate che abbiamo dentro.