Dante Castellani – Stati d’Animo
Io sono fatto della stessa materia, di quella parte del mondo che soffre.
Io sono fatto della stessa materia, di quella parte del mondo che soffre.
Sai quando le parole fanno male? Quando ti colpiscono e ti feriscono lasciandoti un segno, altrimenti sono solo parole.
Solo una persona in-consciente crede che prendersi cura del Sé sia tempo sprecato e dimora della noia, mentre siamo il più grande motivo dell’esistenza nostra, il più bello gioiello da curare e amare… e una strada di assoluta consapevolezza. Mentre l’altro prova l’euforia per tutta una vita sommerso negli inganni di maya per poi finire nel triste vuoto e nella solitudine di sé.
Amo le cose semplici. L’odore del mare. Il vento che mi scompiglia i capelli. L’odore del caffè al mattino. L’alba, quando il mondo pian piano si sveglia dal suo torpore. Il tramonto che colora l’orizzonte di mille sfumature. La mia gatta accucciata sulle mie gambe mentre leggo. Un prato verde e un albero sotto cui meditare. Le carezze sui capelli. Gli abbracci. Quelli che ti entrano dentro. Quelli che ti scaldano quando il cuore ha freddo. Quelli che pensi di non volerli, ma è l’unica cosa di cui hai bisogno. Quelli che ti tengono quando vuoi scappare.
Non sempre è facile mettersi d’accordo con la ragione, ci litigo così spesso ultimamente, che ho smesso di ascoltarla.
Per un cuore appesantito dal dolore un passante che fischietta allegramente per strada può essere un sollievo, un segno che il mondo va avanti e può sempre esserci una luce che illumina, magari per un istante, l’oscurità. Poi, inevitabilmente, tornerà la notte, ma il pensiero che quel motivo possa ancora risuonare sotto le nostre finestre ci aiuta a sperare ancora.
Serve la giusta distanza per riuscire a capirsi. In quella cerniera che sono le storie. Che quando è rotta puoi illuderla solo per un po’ che continuerà a stare su.